Il genio della finanza che porta soldi alle aziende

Ti faccio una breve premessa: NON SONO UN TEORICO, sono uno che conosce le regole del gioco, e che sa fare il suo mestiere.

Ho studiato la teoria e DOPO ho messo in pratica, imparando a giocare per vincere.
Questo per due motivi:

1) Non ho mai trovato opportuno scherzare con la schiena degli altri

2) Ottenere o vedersi rigettata una richiesta di credito vuol dire “vita o morte” per un’azienda.
Finita la breve premessa, mi piacerebbe farti capire in che modo si porta credito in azienda e si riesce a conquistare la banca.

Nella mail ti parlavo di un’azienda che, con l’aiuto di WIN the BANK ha portato in cassa poco più di 20 milioni di euro: si è vista erogare un importo superiore a quanto richiesto, nonostante ne avessimo richiesti e motivati con dati e proiezioni alla mano, circa 3 milioni in meno.
Poco tempo fa, raccontando proprio di questo episodio di finanziamento, e lo avevo fatto in un post su Facebook, un utente mi scrisse: “sei un Genio!”, molto sorpreso del risultato in un momento storico in cui viene recitato il mantra “le banche sono brutte, sporche e cattive!”

Se hai fatto un giro sul blog www.winthebank.it, ti sarai reso conto che io non sono proprio amico stretto delle banche.
Tuttavia ho imparato a negoziare con loro come volevano loro, e a capire che cosa necessitava sapere e che cosa loro volevano sapere dall’imprenditore per poter concedere credito.

In realtà, molta della brutta nomea che hanno oggi le banche, negli anni ‘80 e ‘90 non ce l’avevano.
Si stava mediamente bene, le imprese giravano, e non c’erano una serie di condizioni che oggi rendono tutto più complesso e difficile.

Le banche oggi sono brutte e cattive perché non concedono denaro, o peggio, lo richiedono indietro -attenzione: perché il denaro che le banche ti danno NON E’ TUO! È sempre loro e possono, talvolta, richiedertelo indietro senza giustificazioni.
Ed oggi? E oggi bisogna adattarsi.

Tuttavia, tu sei un imprenditore “intelligente”, cioè in grado di adattarsi ai cambiamenti.

E proprio perché sei intelligente puoi facilmente capire che il denaro c’è ma sono pochi quelli in grado di fare “all-in” e portarsi a casa il piatto. Così come sono pochi quelli che sanno tenerselo stretto: credo tu abbia sentito le decine di aziende che chiudono perché le banche hanno chiuso loro le linee di credito e revocato i fidi.

Le banche sono imprese che vogliono fare profitto, e a loro non piace tenerlo fermo.
Però, converrai, se non trovano aziende che sappiano dare un motivo per loro più che valido per assumersi un rischio di impresa, quindi dare il loro denaro, non hanno motivo di correre un rischio inutile.

Quindi, che tu abbia già ottenuto il credito (e ti senti al sicuro) sia che tu stia pensando di richiederne (per qualunque bisogno) è bene che tu sappia come preparare la tua azienda e come andare in banca.
Ed è ciò che ho fatto, e che costantemente faccio, quando insegno ad un imprenditore il “come” o seguo direttamente le imprese nelle (poche per scelta) e costose consulenze che fornisco.

E’ poi intervenuta nei commenti di quel post a cui accennavo prima, una persona che mi ha pesantemente dato del “teorico”.
Lui si presentava come un uomo di mondo, una persona che sapeva tutto e che io stavo sbagliando tutto.

Ha più volte detto che non serve sapere tutte queste cose per poter ottenere il finanziamento desiderato.

Lui -diceva-  lavorava di relazioni pubbliche con il Direttore di Filiale, l’aperitivo, la battuta sagace sulla cassiera o la cameriera del bar.
“Devi farti amico il direttore”.

Ok. Fermiamoci un momento.

Io sono un forte sostenitore delle relazioni pubbliche.
Come pensi che possa darmi del TU con Galloni, Sgarbi, Del Debbio? Relazioni pubbliche, che mi stanno anche bene per dissolvere l’opacità… di cui ti parlerò più avanti.

Ma che relazione pubblica posso aver costruito con un direttore di filiale?

Non è (più) lui che decide né delibera alcunché: lui raccoglie le informazioni che poi qualcuno più in alto di lui verificherà leggendo dati, scritti, numeri, storia dell’imprenditore e soprattutto: IL BUSINESS PLAN.
Questo fantomatico business plan non è prerogativa di un’azienda o impresa nuova che si vuole costituire.
E’ un elemento che tu imprenditore devi saper leggere e costruire in un modo particolare e che racconterà per te, con i numeri e i dati, ciò che avverrà nella tua azienda GIA’ esistente.

E’ un prospetto che farà vedere alla banca come tu pensi di creare e trarre profitto da quel progetto.

Dunque, capisci ora il concetto di “far innamorare” la banca?

E sarebbe stato bello se solo lavorando con un direttore di filiale fossi riuscito a portare a casa 20 milioni di euro pagando qualche aperitivo, qualche cene e disquisendo del Napoli o della Juventus il lunedì mattina.

E invece guarda nel video che lavoro si deve fare per farsi dire sì da una banca.
Credi che un caffè pagato al bar possa avere lo stesso effetto di quello che vedrai nel video?

Guarda subito il video, e guarda cosa serve per farsi dire “sì, lo voglio” dalla tua banca


La Banca è cambiata. Il suo modo di ragionare è cambiato, e l’imprenditore non lo ha ancora capito.

Ciò che hai visto nel video, tutti quei materiali sono l’unico modo CERTO e GARANTITO per ottenere il credito che ti serve per la tua azienda.